1. COSTITUZIONE E SCOPI

 
1. È costituita l’Associazione culturale no profit apartitica, apolitica, senza scopo di lucro e di utilità sociale denominata “CENTRO STUDI GIANCARLO BARBADORO”.
L’Associazione è aconfessionale, a struttura democratica e si costituisce per divulgare e promuovere il patrimonio intellettuale lasciato in eredità dallo studioso e ricercatore Giancarlo Barbadoro scomparso nel 2019.

2. L’Associazione persegue le seguenti finalità:
a) promuovere e divulgare le ricerche di Giancarlo Barbadoro per diffondere una cultura senza confini o barriere intellettuali;
b) promuovere la conoscenza dei campi di ricerca non convenzionali per spingersi oltre i limiti dell’universo conosciuto, in un’indagine del mondo che ci circonda e di ciò che siamo, con tutte le nostre potenzialità;
c) promuovere l’Ecospiritualità per dare un contributo per un mondo migliore, basato su principi di pace, rispetto per tutti gli esseri viventi e rispetto per Madre Terra.

3. L’Associazione “CENTRO STUDI GIANCARLO BARBADORO” opera nell’ambito dell’attività del New Earth Circle, organizzazione promotrice della meditazione e della cultura celtica dei Nativi europei, ed è affiliata alla Ecospirituality Foundation OdV, organizzazione non governativa in Stato Consultativo con le Nazioni Unite, della quale adotta il Manifesto dell’Ecospiritualità inteso come espressione della cultura morale dei Popoli naturali, allegato e parte integrante di questo Statuto.

4. L’Associazione può operare presso qualsiasi Istituzione nazionale e/o internazionale per perseguire gli scopi della propria attività.


2. SEDE E SIMBOLO SOCIALE
 
1. L’Associazione ha sede in Torino (Italia), Piazza Statuto 15.
L’eventuale trasferimento della sede non comporta modifica al presente Statuto, ma l’obbligo di sua comunicazione agli Uffici competenti.

2. L’Associazione prevede la costituzione di sedi decentrate operanti nel rispetto e nella realizzazione di quanto previsto dal presente Statuto.

3. L’Associazione utilizza come simbolo distintivo quello qui sotto riprodotto:


3. LE ATTIVITA'

1. L’Associazione promuove attività culturali, di ricerca e sociali coerenti con quanto espresso nel Capitolo 1, art. 1 e, per il perseguimento, senza scopo di lucro, delle finalità ivi indicate, esercita le sue attività culturali sviluppando quattro settori principali:
Esobiologia;
Archeologia;
Scienza di confine;
Ecospiritualità.
Tali quattro settori si suddividono a loro volta in una serie di argomenti inerenti al settore di riferimento.

2. L’Associazione promuove attività benefiche in favore degli animali non umani, considerati da Giancarlo Barbadoro come i più deboli tra i deboli; promuove attività benefiche in favore delle altre fasce deboli ed iniziative tese a diffondere un pensiero antispecista.

3. L’Associazione promuove iniziative tese a valorizzare le culture e le tradizioni dei Popoli indigeni di tutti i continenti.

4. L’Associazione opera attraverso specifici Laboratori di Ricerca promossi per iniziativa del Consiglio Direttivo.
Considera prioritari ai fini della propria attività i seguenti Laboratori di Ricerca:
- “Progetto Rama Vive” per promuovere la ricerca sulla città celtica di Rama scoperta da Giancarlo Barbadoro negli anni ’70 e per un’indagine sui collegamenti con i reperti megalitici e le tracce storiche del Piemonte e dell’Europa;
- “Università dei Nativi Europei Sole Nero” per promuovere un laboratorio di cosmologia e antropologia della Tradizione celtica;
- “Alieni tra di noi” per promuovere la ricerca sulla possibilità di contatto con intelligenze di altri pianeti;
- “Progetto Ecospiritualità” per promuovere la filosofia della meditazione allo scopo di comunicare con intelligenze diverse e per dare un contributo di armonia per un mondo migliore, basato sull’antispecismo in contrapposizione all’antropocentrismo;
- “Progetto Dreamtime” per approfondire le potenzialità della dimensione umana;
- “Fenomeni Fortiani” per indagare sulla scienza di confine;
- “Biblioteca multimediale” per l’arricchimento e la divulgazione del patrimonio di informazioni in possesso dell’Associazione con il contributo dei Soci.

5. L’Associazione promuove eventi culturali tesi a far conoscere le ricerche di Giancarlo Barbadoro.

6. L’Associazione promuove la rivista “Les Cahiers du Graal”, sia cartacea sia online, pubblicazione monotematica sui temi culturali inerenti ai 4 settori principali di ricerca.

7. L’Associazione promuove iniziative tese a dare un contributo alla Conoscenza mediante l’arricchimento e la divulgazione del patrimonio di informazioni in suo possesso e raccolte dai Soci.

8. L’Associazione promuove iniziative tese a dare un contributo alla Pace nel mondo attraverso la divulgazione dell’Ecospiritualità.

9. L’Associazione partecipa al progetto delle Nazioni Unite “Sustainable Development Goals” per un contributo per un mondo migliore, in collaborazione con la Ecospirituality Foundation, NGO in Consultative Status with the United Nations, fondata da Giancarlo Barbadoro.

10. L’Associazione attua le sue attività a mezzo di conferenze, pubblicazioni, mostre d’arte, cineforum, gare di poesia, incontri musicali e teatrali, organizzazioni di eventi online.

11. L’Associazione organizza manifestazioni pubbliche di vario genere e promuove iniziative editoriali, multimediali e di natura informatica per far conoscere e consentire il libero accesso alle sue attività presso il pubblico.

 

4. ORGANIZZAZIONE SOCIALE


1. Per il funzionamento dell’Associazione si prevede una struttura sociale operante a mezzo di specifici Enti:

a. Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è l’organo di gestione collegiale dell’Associazione ed è costituito dai Soci Fondatori in un numero non superiore a 10.
I membri del Consiglio Direttivo sono nominati tali per inderogabile diritto del Presidente, scelti nel numero dei Soci Fondatori.
I compiti del Consiglio Direttivo sono:

a. eseguire le delibere dell’Assemblea
b. formulare i programmi delle attività dell’Associazione
c. predisporre i bilanci consuntivi e preventivi
d. deliberare circa l’ammissione dei Soci
e. stipulare tutti gli atti e i contratti inerenti le attività sociali
f. curare la gestione di tutti i beni mobili e immobili di proprietà dell’Associazione o ad essa affidati.
g. istituire Commissioni di Lavoro
h. deliberare le eventuali modifiche dello Statuto
i. deliberare l’eventuale scioglimento e liquidazione dell’Associazione con successiva devoluzione del suo patrimonio.

Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno:

a. il Presidente: ha la rappresentanza legale dell’Associazione, è il responsabile di ogni attività nonché degli aspetti amministrativi della stessa; cura lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione e, in casi eccezionali di necessità e urgenza, può svolgere atti di straordinaria amministrazione, previa ratifica da parte del Consiglio Direttivo;
b. il Vicepresidente: supporta il Presidente e, in caso di impedimento del Presidente, ne assume le mansioni;
c. il Tesoriere: cura la gestione della cassa dell’Associazione tenendone idoneamente la contabilità ed effettuando le verifiche, predispone contabilmente il bilancio consuntivo e quello preventivo;
d. il Segretario: redige i verbali delle sedute del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei Soci e li firma con il Presidente. Coordina l’operato del Presidente nell’esplicazione delle attività amministrative ordinarie e straordinarie e cura la tenuta dei Libri dell’Associazione quali il Libro dei Verbali delle Assemblee e il Libro Aderenti all’Associazione.

Le cariche elette in sede all’attività del Consiglio Direttivo hanno durata quinquennale, sono rieleggibili e sono elette o confermate dal Consiglio Direttivo stesso.
Il Consiglio Direttivo si riunisce ordinariamente ogni sei mesi e straordinariamente, quando ne facciano richiesta almeno i tre quarti dei suoi costituenti o su specifica convocazione della Presidenza.

b. Il Collegio dei Saggi
I. Il Collegio dei Saggi, nominato dal Presidente, ha la funzione di coadiuvare in modo neutrale e indipendente il Consiglio Direttivo con proposte e suggerimenti sulle linee guida e le attività dell’Associazione.
II. Il Collegio dei Saggi ha altresì la funzione di valutare se i principi dell’Associazione sono rispettati dagli Associati, riferendone al Consiglio Direttivo.
III. Il Collegio dei Saggi non ha alcuna prerogativa particolare né diritto di voto e di intervento nei lavori dell’Associazione se non per quanto è specificatamente previsto dal presente Statuto.
IV. Il Collegio dei Saggi ha facoltà di sottoporre all'attenzione del Consiglio Direttivo:

eventuali proposte di nuovi indirizzi di lavoro;
eventuali mozioni di censura sull'operato delle attività dell’Associazione o dei suoi membri.

V. Il Collegio dei Saggi assegna annualmente il “Premio Internazionale Giancarlo Barbadoro per la Pace, la Cultura e l’Ecospiritualità” a personalità italiane e internazionali che si siano distinte per il loro spirito libero e per il loro contributo a un mondo migliore.

c. L’Assemblea dei Soci
Riunisce tutti i Soci dell’Associazione con lo scopo di consentire l’esame e la ratifica dei rendiconti delle attività dell’Associazione in generale, nonché di consentire agli Associati di avanzare proposte e suggerire nuovi indirizzi di lavoro della stessa.
È convocata in forma ordinaria una volta all’anno dalla Presidenza e straordinariamente dal Consiglio Direttivo e/o dalla Presidenza stessa nel caso eventuale di estrema necessità e urgenza di consultazione. La convocazione è effettuata  a mezzo lettera raccomandata (o posta elettronica) mediante comunicazione scritta diretta a ciascun associato, contenente l’Ordine del Giorno, almeno dieci giorni prima della data fissata per l’Assemblea. L'Assemblea può essere anche tenuta on line.

L’Assemblea dei Soci in forma ordinaria delibera in merito a:

a. l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo;
b. l’approvazione delle linee generali del programma di attività;
c. la proposizione di nuove linee generali del programma di attività;
d. l’eventuale destinazione dei risultati positivi derivanti dallo svolgimento delle attività proprie dell’Associazione, e sulla costituzione di fondi e riserve.

In seno a ciascun Ente statutario, per la validità delle delibere occorre che siano presenti o rappresentati i tre quarti dei Soci partecipanti agli specifici Enti. Ogni Socio ha diritto ad un voto. Sono ammesse deleghe scritte.
Le votazioni avvengono per alzata di mano e hanno valore di esecutività con il suffragio dei tre quarti di votazione deliberativa.
Le deliberazioni della parte maggioritaria non devono ledere palesemente gli interessi delle parti minoritarie e devono essere realizzate in armonia con i bisogni di queste ultime, nel rispetto dello spirito e degli intenti del presente Statuto.

2. Ciascun Ente previsto dal presente Statuto ha facoltà di nominare al suo interno nuove o specifiche funzioni e di redigere un regolamento interno per facilitare il suo lavoro e i compiti previsti dal presente Statuto.

 


5. MODALITÀ Dl ASSOCIAZIONE

1. Hanno facoltà di aderire alle attività dell’Associazione “CENTRO STUDI GIANCARLO BARBADORO” tutti coloro che ne condividono le finalità, intendono contribuire ai suoi scopi statutari, sostenere lo spirito e l'attività dell’Associazione, siano persone fisiche, Enti del Terzo Settore, altri Enti no profit o persone giuridiche, in questo ultimo caso rappresentate da un legale rappresentante.

2. Il candidato, previa presa in esame del presente Statuto, presenta la sua domanda di ammissione al Consiglio Direttivo che provvede, per sua inalienabile facoltà, alla valutazione dell’idoneità del candidato in conformità dei principi del presente Statuto e quindi a dare il suo nulla osta.

3. Il criterio di idoneità di ammissione dei Soci che viene adottato dal Consiglio Direttivo è riferito alla valutazione di precisi elementi che tutelano il sereno svolgimento dell’attività dell’Associazione:

a. l’assenza di pendenze penali;
b. il godimento di tutti i diritti civili;
c. la capacità del rispetto della civile convivenza sociale;
d. il compimento del 18mo anno di età. I minori di anni 18 possono partecipare all’attività dell’Associazione in forma associativa solamente previa autorizzazione dei loro genitori;
e. che non ci sia incompatibilità ideologica nei confronti dei principi e dello spirito degli intenti manifestati dall’Associazione;
f. che non venga attuata una condotta che contrasti o rinneghi i principi di democraticità e di volontariato dell’Associazione;
g. che non ci siano finalità associative diverse da quelle dichiarate e implicite nella proposta e nello spirito del presente Statuto;
h. che non sia ravvisabile intenzionalità diretta o ragionevolmente deducibile di nuocere nei confronti dell’attività dell’Associazione e dei singoli membri della stessa.

4. Si distinguono tre modalità di rapporto associativo:

a. Socio Fondatore. Aderiscono a tale titolo, con carattere vitalizio, coloro che sono nominati dalla Presidenza per il loro distinto apporto allo spirito e ai principi espressi dal presente Statuto.
b. Socio Sostenitore. Aderiscono a tale titolo quanti intendono contribuire attivamente al lavoro dell’Associazione partecipando alle sue attività.
c. Socio Onorario. Aderiscono a tale titolo quanti siano stati nominati tali su iniziativa del Consiglio Direttivo per meriti di particolare benemerenza nei confronti dell’attività dell’Associazione o per via della loro adesione morale ai suoi principi statutari.
Il Socio Onorario ha facoltà di partecipare ai lavori dell’Assemblea dei Soci senza avere diritto di voto.
La Presidenza ha diritto inalienabile di veto qualora la nomina a Socio Onorario contrasti lo spirito e le disposizioni del presente Statuto.

5. Tutti gli Associati sono tenuti a svolgere le loro attività associative in maniera personale, spontanea e gratuita senza fini di lucro.

6. Ciascun Associato ha l’obbligo di osservare quanto previsto dal presente Statuto e di provvedere all’attuazione delle deliberazioni espresse dagli Organi statutari in armonia con lo spirito e il testo di questo Statuto.

7. Il rapporto associativo ha durata illimitata. Viene a decadere per precise condizioni:

a. decesso del Socio;
b. decisione di recesso del Socio;
c. mancata osservanza di quanto stabilito dal presente Statuto;
d. inadempienza dei compiti e dei principi statutari;
e. per aver arrecato danno morale, materiale o patrimoniale all’attività dell’Associazione o qualora vi sia fondato timore che l’Associato possa ragionevolmente arrecare danni morali, materiali e patrimoniali all’Associazione.

8. Ciascun Associato riceve una tessera che attesta la sua appartenenza all’Associazione e la sua modalità associativa, unitamente al presente Statuto che lo informa delle finalità e delle modalità di operare dell’Associazione stessa. La tessera è vidimata annualmente per attestare l’avvenuto pagamento della quota sociale.

9. L’Associazione prevede una quota unica associativa annuale stabilita dal Consiglio Direttivo. Ne sono esenti i Soci Onorari e quanti siano palesemente impossibilitati.

10. Ciascun Socio ha facoltà di proporsi per l’investitura alle cariche sociali dell’Associazione e presentare proprie proposte di lavoro. Entrambe vanno indirizzate al Consiglio Direttivo che ne valuta la fattibilità.



6. PATRIMONIO ED ENTRATE, BILANCIO, ORGANI DI TUTELA STATUTARIA, MODIFICHE ALLO STATUTO ED ESTINZIONE DELL’ASSOCIAZIONE

1. Patrimonio dell’Associazione

a. Il patrimonio dell’Associazione è costituito dal patrimonio intellettuale e dal patrimonio economico.

b. Si considera patrimonio intellettuale dell’Associazione quanto viene prodotto dalle attività comuni dei suoi Soci. Detto patrimonio è custodito, gestito e tutelato per suo inalienabile diritto dal Consiglio Direttivo. È consentito l’uso del suddetto patrimonio a tutti gli Organi regolarmente riconosciuti dal Consiglio Direttivo e regolarmente operanti secondo quanto previsto dal presente Statuto, secondo le modalità previste dal Consiglio Direttivo stesso.

c. Si considera patrimonio economico dell’Associazione quanto costituito dall’ammontare delle quote sostenitrici degli Associati, dagli eventuali beni mobili e immobili acquisiti, dalle donazioni ricevute, dal fondo di riserva e dagli eventuali proventi ricavati dalle attività promosse dall’Associazione. Detto patrimonio è tutelato e amministrato per sua inalienabile competenza dal Consiglio Direttivo in funzione dei bisogni dell’Associazione derivanti dalla sua attività statutaria. Le eventuali eccedenze ai bisogni ordinari dell’Associazione sono da destinare a spese straordinarie, ivi compresi eventuali contributi a carattere filantropico a quanti versino in condizione di effettivo bisogno, siano o meno membri dell’Associazione stessa.

d. L’Associazione, per il raggiungimento dei propri scopi sociali, necessariamente coerenti con i principi della stessa, potrà compiere tutte le operazioni mobiliari, immobiliari e finanziarie che riterrà opportune.

e. Gli Associati receduti, esclusi o che comunque abbiano cessato di appartenere all’Associazione non possono vantare diritto sui contributi versati né hanno alcun diritto sul patrimonio dell’Associazione stessa.

f. Oltre alla quota di versamento minimo da effettuare al momento dell’adesione all’Associazione non vi sono norme e vincoli particolari per gli eventuali ulteriori versamenti che gli Associati vorranno effettuare nel corso della loro adesione all’Associazione stessa, in quanto considerati a fondo perduto.

2. Bilanci

a. Il bilancio comprende l’esercizio sociale delle attività gestite dal Consiglio Direttivo dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Per ciascun esercizio è prevista la redazione di un bilancio consuntivo ed eventualmente, all’occorrenza, preventivo.

b. Il Consiglio Direttivo è convocato entro il 30 settembre di ciascun anno per la predisposizione del bilancio preventivo ed entro il 31 dicembre deve sottoporlo all’approvazione dell’Assemblea dei Soci quando lo stesso si renda necessario. La redazione del bilancio consuntivo relativo all’anno precedente spetta al Consiglio Direttivo il quale, entro il 30 aprile, deve sottoporlo ad approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci.

c. I bilanci devono restare depositati presso la sede dell’Associazione per i quindici giorni successivi alla loro approvazione, di modo che chiunque abbia motivato interesse alla loro lettura vi possa accedere.

d. Il bilancio prevede una distribuzione del residuo attivo come segue:

1. destinazione a fondo di riserva
2. utilizzo della rimanenza a disposizione di iniziative o acquisti, per i fini propri dell’attività dell’Associazione, così come previsto dal presente Statuto.

In nessun caso rimanenze, utili o avanzi di gestione possono essere distribuiti tra gli Associati.

3. Modifiche allo Statuto

La decisione di modifica dello Statuto è considerata su proposta motivata del Consiglio Direttivo e deve essere presa in sede di Assemblea dei Soci con la presenza di almeno i 3/4 dei Soci aventi diritto al voto.

4. Estinzione dell’Associazione

a. L’Associazione ha durata illimitata. Si estingue su proposta motivata del Consiglio Direttivo con decisione presa in sede di Assemblea dei Soci, in forma straordinaria, all’unanimità con la presenza di almeno i 3/4 dei Soci aventi diritto al voto.
b. ln caso di scioglimento l’Associazione devolve il proprio patrimonio alla Ecospirituality Foundation Onlus (Associazione Fondazione per l’Ecospiritualità) - NGO in Consultative Status with the United Nations.
c. Per  tutto quanto non previsto dal presente Statuto, decide l’Assemblea dei Soci ai sensi del Codice Civile delle leggi vigenti.

 

 
ALLEGATO


IL MANIFESTO DELL’ECOSPIRITUALITÀ


1) Per Ecospiritualità si intende un’esperienza personale di rapporto dell'individuo con l'ambiente che nasce dalla realizzazione di una esperienza interiore, non condizionata da alcuna idea preconcetta o ipoteca ideologica che possano condizionarlo e limitarlo, ma dal contatto libero e individuale con la natura che riflette l'armonia interiore realizzata.
Si ritiene che nello sviluppo dell'esperienza interiore non possano esserci profeti,  maestri di verità rivelate o altri intermediari che pretendano di sostituirsi all'attuazione dell'esperienza individuale.

2) L'Ecospiritualità nasce dalla necessità di vivere e di interpretare lo stato di realtà globale, coerentemente alle sue potenzialità fenomeniche e creative, nell'ordinario quotidiano e nella salvaguardia del pianeta.

3) Si considera l'esistenza di una realtà globale in cui tutti gli esseri viventi e le cose si riconoscono come parte di un'unica esperienza che comprende sia l'ordinario quotidiano che una dimensione invisibile e trascendente.

4) Si ritiene che dallo stato di realtà globale, inteso come piano oggettivo, armonico e esaustivo dell'esistenza, possano scaturire conoscenza, equilibrio interiore e benessere.

5) Si ritiene che l'esperienza di conoscenza interiore consenta di stabilire un rapporto creativo e armonico con l'ambiente globale.
Si intende per ambiente globale la dimensione partecipativa e creativa in cui è possibile interagire con l'esistenza sia sul piano dell'ordinario quotidiano che su quello invisibile e trascendente.

6) L'obiettivo dell’Ecospiritualità è quello di contribuire alla realizzazione di un maggior benessere e felicità degli individui, della società e del pianeta basandosi sui principi di fratellanza tra tutte le forme di vita, libertà di pensiero e di espressione, e di libero accesso alla conoscenza.

7) L'Ecospiritualità non si propone come dottrina di vita bensì come esperienza di libera ricerca di sperimentazione dei propri principi attraverso i quali raggiungere la conoscenza della realtà globale.

8) Si propone una libera ricerca al di sopra delle parti allo scopo di sviluppare una cultura di nuova conoscenza che unisca scienza e spirito.
Si considera che la scienza e lo spirito non debbano essere ritenute due discipline di ricerca separate, in quanto entrambe si dedicano alla comprensione dello stesso fenomeno determinante per l'uomo, cioè l'esistenza in tutte le sue manifestazioni, siano esse riconducibili all'intima essenza dell'individuo quanto alla vastità cosmica dell'universo.

9) Si ritiene che la libera esperienza di ricerca su cui si basa l'Ecospiritualità non privilegi taluni campi a favore di altri, senza pregiudizi o interessi di parte.

10) Si intende per esperienza di ricerca spirituale quella riconoscibile nella dimensione esperienziale di silenzio interiore che è possibile attuare e sviluppare al di là del corpo e della mente al fine di conoscere e partecipare alla realtà globale in una esperienza cosciente di sé e delle cose, in cui l'individuo si trova ad essere in sintonia con il mistero dell'esistenza.

11) Si ritiene che la qualità del silenzio interiore, ovvero la possibilità del piano spirituale di emergere e di identificarsi nella sua natura al di là delle interferenze percettive del corpo e della mente, sia realizzabile attraverso un preciso lavoro evolutivo che tende ad un equilibrio globale dell'individuo.
Poiché questo lavoro non è prettamente empirico ed è indipendente dalle proprie aspettative culturali di origine, si propone l'esperienza arcaica e naturale della meditazione.
Si considera che la meditazione non rappresenti una qualsiasi metodologia di ricerca interiore che possa essere stata inventata dall'uomo, ma che rappresenti l'interpretazione di un archetipo evolutivo naturale presente in natura.
Essa viene considerata come un vero e proprio laboratorio dell'esperienza interiore che attraverso la tacitazione del corpo e della mente può consentire la realizzazione della condizione spirituale e costituire un personale riferimento per poter gestire in proprio l'esperienza realizzata.

12) Si ritiene che ogni individuo abbia diritto di accedere alla conoscenza in ogni sua possibile definizione e al libero uso dei mezzi idonei al suo conseguimento, unitamente al diritto di poter manifestare la propria libertà creativa e espressiva.

13) Si propone l'attuazione dell'esperienza di una fratellanza universale realizzando i principi di amore, libertà e conoscenza tra tutti coloro che intendono condividerla nell'attuazione dei principi di eguaglianza tra tutti gli esseri viventi al di sopra del sesso di appartenenza, di età, di razza, di ceto sociale, di pensiero, di orientamento sessuale, di aspetto, di condizione fisica, di cultura, di religione e di specie di appartenenza.

14) Crediamo nella posizione non dominante degli esseri umani nella natura, ma partecipativa nel rispetto delle altre forme di vita e dell'ambiente naturale.

15) Crediamo nel rispetto della vita in tutte le sue manifestazioni, umana, non umana, animale, vegetale e minerale.

16) Si propone l'utilizzo armonico delle risorse naturali nel rispetto dei cicli e dell'assetto naturale dell'ambiente nello sviluppo compatibile con l'ecosistema.
Ovvero non attuare la spoliazione delle risorse, consentendo il ripristino naturale delle stesse, salvaguardando il bisogno di risorse delle future generazioni.

17) Si propone lo studio e la ricerca nell'ambito dei fenomeni naturali, allo scopo di comprendere la natura dell'esistenza in cui l'uomo vive, e nell'ambito delle relazioni umane, allo scopo di contribuire alla comprensione e al miglioramento della condizione umana.

18) Si propone lo studio delle antiche tradizioni per conoscere e mantenere un legame con le radici culturali dell'umanità che possono dare un significato di continuità e dare valori universali a ciascun individuo.

19) Si propugna la salvaguardia dei diversi patrimoni culturali dei popoli nativi, ovvero i popoli naturali, e delle minoranze etniche del Pianeta affinché essi possano costituire un contributo al patrimonio spirituale di tutta l'umanità.

20) Si propone lo studio e la diffusione delle lingue e delle culture al fine di favorire il reciproco scambio di esperienza tra i popoli che porti ad una identità globale e planetaria.

21) Si ritiene di dare attenzione all'eventuale manifestazione di vita aliena e delle sue implicazioni etiche, sociali e culturali.

22) L'Ecospiritualità è un’esperienza che si sperimenta nella condivisibilità da parte di chiunque intenda aderire ai principi esposti dal suo Manifesto.

Partecipano all'idea ecospirituale tutti quei gruppi che intendono condividerla, pur mantenendo inalterate le proprie modalità di interpretazione e di raggiungimento dei principi che si pone l'Ecospiritualità.